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lunedì 8 novembre 2010

Telecamere e caccia bombardieri



Solitamente non guardo i telegiornali, da tempo non mi fido più di questo strano spaccio di distrazioni, è diventata una gara di seduzione, premio in palio: le grazie della politica. Ed in questo turbinio appassionato di  prostituzione mentale, io mi trovo sempre più, durante i miei pasti, concentrato completamente, a seguire ciò che succede nel mio piatto.
Qualche sera fa durante la cena, mentre mi trovavo nel pieno della mia sindrome da deficit dell’ attenzione, una notizia è riuscita a superare quella barriera di bicchieri e bottiglie, che metto di fronte alla tv quando mangio,incaricata di proteggermi dalle fandonie di quel quadro animato appeso alla parete.
Nel comune di Varese,  l’ Elsa Datamat, una delle numerose controllate  Finmeccanica, si è offerta di installare in una piazza, precisamente in piazza della Repubblica, un sistema di telecamere sofisticatissimo, che si collegherebbe ai cellulari, sfruttando la rete bluetooth,  per chiedere agli utenti passanti se sono interessati a farsi seguire durante le loro passeggiate, una vera e propria applicazione scaricabile sul cellulare, grazie alla quale è possibile contattare un operatore, tra quelli che seguono gli schermi, che seguirà i vostri passi per condurvi a casa sicuri, sani e salvi.
Fatico ancora a trovare un motivo a questo esperimento, che tanto piace anche al sindaco romano Alemanno, in una città come Varese, sindaco e giunta leghista, al 18° posto nella classifica delle città più criminose, e dove dal web arrivano, anche se di sporadica entità, soltanto notizie di episodi di intolleranza perpetrati ai danni di extracomunitari da parte di qualche gruppetto di estremisti.
E così che la benefattrice Finmeccanica,  Con il benestare (o la connivenza) del sindaco leghista Attilio Fontana, che già in passato ha più volte espresso il suo desiderio di video sorvegliare la propria città, donano a Varese questo sistema di protezione, che controllerebbe direttamente i movimenti dei cittadini.
Qualcuno potrà ora dire cinicamente che tutti i giorni, banche, caselli autostradali, supermercati, uffici postali, e tanti altri filmano i nostri movimenti per controllare i suddetti luoghi; certo sono d’ accordo, ma da passare davanti ad una banca ed essere filmato un paio di secondi a venir seguiti durante i nostri spostamenti,  in un area del tutto pubblica, c’è parecchia differenza.
Finmeccanica, società per azioni a partecipazione di maggioranza statale, è un conglomerato di moltissime aziende, operanti, per la maggior parte, in sistemi di difesa, produzione di armi pesanti, caccia bombardieri, elicotteri civili e militari, studi aerospaziali e molto altro, in questi anni, dopo gli scandali della Telecom, riguardanti le fughe di notizie, puntano al monopolio di tutte le intercettazioni italiane, estromettendo di fatto tutti i gestori telefonici.
Pier Francesco Guaraglini è il presidente di Finmeccanica, questa società sembra un vero e proprio ufficio di collocamento per i parenti delle personalità di spicco italiane, la moglie dello stesso Guaraglini e’ l’ amministratore delegato di Selex sistemi integrati, ma nei quadri dirigenziali di queste aziende ci sono anche: Elio Mastella (figlio di Clemente); Davide Marini (figlio di Franco), Alessandro Forlani (figlio di Arnaldo); Caio Giulio Cesare Mussolini (Parente di Alessandra Mussolini e di conseguenza del duce); Guglielmo Cucchi (figlio del generale Giuseppe Cucchi segretario del Cesis); Andrea Brancosini (genero di Niccolò Pollari ex capo del sismi); ed altri figli di generali, amministratori delegati ecc. ecc.
Nel Maggio di quest’ anno sono iniziate indagini su conti all’ estero riconducibili a Finmeccanica e le proprie controllate, si sospetta una vera e propria contabilità parallela legata ad un sistema di corruzione per ottenere appalti e commesse. Tre sono le procure interessate: Roma, Napoli e Milano, ma le indagini sono tutt’ ora in corso.
Finmeccanica è una società, come dicevo, a maggioranza statale, che racchiude moltissime altre aziende assorbite negli anni, tutte dedite a costruire armi, sistemi di controllo, mezzi militari, sistemi satellitari, Varese è un esperimento che punta ad un futuro controllo totale, che va dalle intercettazioni ad il monitoraggio dei cittadini, una società che nasconde dentro di se molte stranezze, molte figure discutibili, saremo davvero sicuri?

 

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