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lunedì 13 dicembre 2010

Ponte connection

Da ormai dieci anni siamo mediaticamente bombardati dal terrorismo; dopo l’ undici settembre per anni i governi, quello americano in testa, ci hanno convinto, con un appropriato lavaggio del cervello, dell’ importanza di colpire non tanto il terrorismo, ma tutti quei bracci economici che servivano a finanziarlo.

Quest’ anno il governo americano ha preteso dall’ Europa la consegna di tutti i dati finanziari giustificando l’ operazione proprio con la lotta al terrore, ritenendola un’ azione indispensabile a raggiungere lo scopo di salvarci tutti.



Quindi siamo tutti terrorizzati dai terroristi, e per questo dobbiamo assolutamente controllare tutto, e sapere tutto di tutti, dobbiamo scavare nei conti di tutti perché è li dentro che si annidano i finanziatori di questa macchina di morte.
In questi dieci anni ci hanno seguito ovunque, hanno controllato i nostri movimenti, hanno controllato i nostri acquisti, hanno controllato le nostre telefonate, le nostre mail e tutto ciò che ci riguarda.
Hanno controllato tutti noi per proteggerci dal male assoluto.



Trovo molto buffo, consentitemelo, anche se non c’ è nulla da ridere, quanto sia semplice con una piccola ricerca in rete trovare chi questa sanguinosa organizzazione la finanzia alla luce del sole senza preoccuparsi minimamente di nascondere nulla.
Il Saudi BinLadin group e’ un colosso finanziario che opera, oltre che nel campo delle grandi opere pubbliche, anche nell’ editoria e nelle telecomunicazioni; gruppo del quale proprio Osama era azionista conosciuto ai tempi in cui ancora non era il re del terrore, ma un anticomunista che si batteva al fianco degli americani contro l’ occupazione mediorientale dei sovietici.
Holding ora guidata ufficialmente da uno dei fratelli di Osama: Bakr bin Laden.
La S.B.G.  sta stringendo accordi finanziari con la  general contractor italiana delle grandi costruzioni pubbliche, la Impregilo, proprio per la prossima costruzione del ponte sullo stretto.




Si proprio lei la costruttrice dei più grandi scempi italiani tra i quali troviamo: l’ impianto Mose di Venezia, L’ alta velocità tra Bologna e Firenze e quella tra Torino e Milano, il passante di Mestre, l’ autostrada Salerno Reggio Calabria e tantissime altre, tra le quali anche l’ ospedale aquilano crollato come un castello di carte durante il terremoto.



La Impregilo è controllata dal gruppo I.G.L.I. s.p.a. che ne detiene il 30%. Quest’ ultima  a sua volta e’ divisa in parti uguali tra Autostrade s.p.a.(di proprietà della famiglia Benetton), Argo Finanziaria(di proprietà della famiglia Gavio) e l’ immobiliare Lombarda(di Proprietà di Salvatore Ligresti).
Il restante 70% di Impregilo è in mano a numerosi istituti di credito ed assicurazioni italiane ed estere.
Già sicura la partecipazione della società italiana alla gara per la costruzione di due mega impianti di dissalazione da 4 miliardi di dollari in Arabia Saudita.
Il ponte sarà quindi finanziato da chi, secondo i Governi che ci guidano, avrebbe con certezza demolito il monumento americano al capitalismo: Il World Trade Center; in cui hanno perso la vita più di tremila persone.


Chi aveva paura che il ponte nascesse sotto il segno delle mafie ora può finalmente dormire sonni tranquilli.