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domenica 15 agosto 2010

Di Stefania Prestigiacomo? Ne abbiamo pieni i polmoni!

 

A volte si rimane allibiti di fronte a certe notizie, a volte non ci si crede nemmeno; in questo paese assurdo mosso da un governo ancora più assurdo a volte la memoria si perde, forse, proprio perché non si vuole ricordare.

Il nostro ministro per l’ ambiente Stefania Prestigiacomo , in questo, che in assoluto il peggiore dei mondi possibili, da il suo benestare alla società petrolifera irlandese Petroceltic , in cerca del nettare nero così indispensabile per la nostra vita, di trivellare a 5 miglia dalle coste, in un parco marino(quello delle isole tremiti) e poco distante da un parco naturale(il gargano). Non contenta la nostra ministra, sempre nello stesso periodo di questo primo semestre, presenta un decreto legislativo che ha come obbiettivo lo smaltimento dei rifiuti, smaltimento che consisterebbe nel bruciare questi rifiuti in una centrale Enel a carbone, situata nel comune di Civitavecchia, dove poco tempo prima aveva perso la vita un operaio. Oltre alla centrale a carbone la Prestigiacomo decreterebbe che i rifiuti vengano smaltiti anche nei cementifici, così poi da riciclarli direttamente in case, ospedali e scuole. Qualche giorno fa, all’ inizio di luglio, Miss parlamento, come veniva definita durante la sua prima legislatura, comincia un vero e proprio braccio di ferro con la sua regione, la Sicilia, per la costruzione di tre inceneritori, che costituirebbero insieme l’ ennesimo triangolo della morte italiano. Sentendo queste cose certa gente sicuramente si chiederà: come può un ministro per l ambiente avvallare simili operazioni? Questo bisognerebbe chiederlo a chi l’ ha voluta ministro, che, avrebbe dovuto conoscere l’ idea della Prestigiacomo di eco sostenibilità e di difesa dell’ ambiente. Figlia di un imprenditore chimico la Prestigiacomo non ha sicuramente avuto un passato di ambientalista, nell’ azienda del padre la Ved di Siracusa sono successe parecchie cose, oltre le bufere finanziarie e la finta bancarotta del gruppo Sarplast di proprietà della famiglia, la loro azienda ha visto feriti, morti, e nascituri con malformazioni. Negli anni novanta in pochi anni nacquero quattro bambini, figli di operai del medesimo reparto, con gravi malattie alle vie urinarie, mentre altri operai dopo dieci anni in azienda, non avendo mai fumato si ritrovano i polmoni pieni di polvere. Per il padre queste erano tutte coincidenze, così minaccia, l’ allora rappresentante della Cgil Guzzardi, con una lettera informandolo che sarebbe stato denunciato per diffamazione. Quest’ ultimo e’ il padre di uno dei bimbi affetti da queste malattie, il primo, ed e’ anche cugino di secondo grado della ministra. Il nuovo atteggiamento degli operai innesca nella dirigenza un atteggiamento di totale chiusura: ad un operaio vengono negate le ferie per stare vicino al figlio malato trasformandogliele in cassa integrazione; ad un altro operaio l’ azienda nega un prestito per operare il secondo figlio nato con le dita attaccate l’ una all’ altra(operazione che il bimbo subirà solo grazie ad una raccolta fondi tra gli operai); Non viene effettuato alcun controllo sanitario per anni né dall’ azienda né dalle asl competenti, si scoprirà poi nel 2002 che le malformazioni congenite erano dovute ad una sostanza chimica chiamata dimetil anilina che gli operai usavano da molti anni. Sono moltissime le ombre dietro a questo ministro e alla sua famiglia, che più che alla salvaguardia dell’ ambiente pare interessi la salvaguardia del proprio portafoglio; nel 1997 fallisce il gruppo del padre la Sarplast lasciando un buco di parecchi miliardi di lire, frodando i fornitori nascondendo l’ attivo in controllate estere e banche, i giudici ritengono che sia la figlia la beneficiaria ma non e’ perseguibile perché non ricopriva cariche esecutive nell’ azienda. Pare anche che il terremoto del 1990 in Sicilia le abbia anche fatto risparmiare parecchie tasse, tasse che il governo di quel tempo aveva bloccato fino al 2001(proprio come all’ aquila vero?) periodo che le diede la possibilità tra decreti e leggine di rigirare la cosa a suo favore, anche se non gli andò del tutto bene grazie all’ allora presidente della repubblica, che al contrario dell’ attuale, non firmava tutto quello che gli passava sotto la penna. Probabilmente questo non cambierà le cose, ma sono sicuro che per il prossimo governo Berlusconi la Prestigiacomo guiderà il ministero della salute.

1 commento:

  1. stefania, mi presti giacomo che te lo tiro in testa fino a che non diventi intelligente?

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