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domenica 15 agosto 2010

Sacro e profano





Roberto Formigoni , al suo quarto mandato, e’ governatore della regione Lombardia dal 1995. In queste settimane il suo nome viene associato all’ inchiesta sulla cosiddetta loggia p3, nella quale si sta indagando in merito ad un suo diretto coinvolgimento; mentre persone nominate da lui direttamente, come il direttore dell’ asl di Pavia Carlo Antonio Chiriaco, ed altri esponenti dell’ amministrazione pubblica lombarda sono stati arrestati pochi giorni fa per associazione mafiosa.

Poco più di un anno fa il sindaco di Milano Letizia Moratti aveva escluso categoricamente l avvicinamento del ‘ndrangheta all’ expo 2015, lo stesso Formigoni rispose malamente alle preoccupazioni espresse dall’ erede di Falcone e Borsellino, Antonio Ingroia, il quale sosteneva che gli amministratori lombardi e del Nord in genere sottovalutassero e convivessero con la criminalità organizzata. Era comunque facilmente immaginabile che una miniera d’ oro come l’ expo di Milano, un contenitore di miliardi di euro italiani ed europei, potesse fare gola al ‘ndrangheta; ma non e’ l’ unica interessata a partecipare a questa spartizione di compiti e di denaro, un' altra associazione, ben conosciuta dal governatore del Pdl, la Compagnia delle opere non vuole perdersi il goloso banchetto.

La Compagnia delle opere e’ una congregazione di circa 34.000 fra persone fisiche ed imprese per lo più medie e piccole, ma vede anche multinazionali tra le proprie affiliate come la canadese Bombardier (la quarta costruttrice mondiale nel settore dell’ aeronautica, creatrice del Canadair, che costruisce anche ferrovie, treni e sistemi per la difesa) e l’ Italiana Finmeccanica di cui il Ministero delle finanze è, con il 34% dei titoli di credito, il principale azionista, ma che vede nel proprio consiglio di amministrazione anche banche, assicurazioni e la Parmalat (Finmeccanica produce aeronautica, sia civile che militare, sistemi elettronici per la difesa, siluri, elicotteri e tanti altri giocattoli). Un organizzazione con seguaci in ogni settore, dalle banche alle agenzie di lavoro temporaneo, scuole di formazione e paritarie, stringe accordi assieme a cooperative rosse, con le quali spesso si fonde, fa affari sia a destra che a sinistra spesso in maniera poco chiara. Si stima che questo sistema faccia fatturare alle aziende associate 70 miliardi di euro l anno, ma si pensa siano effettivamente molto più alti gli introiti.

La Compagnia delle opere è il vero e proprio braccio economico di Comunione e liberazione, il movimento ecclesiale cattolico, a cui Formigoni aderisce, un movimento di destra, che guarda però, sempre più anche a sinistra. Alcuni definiscono Comunione e liberazione la “ mafia bianca”, ma di fatto questo potere forte, creato da don Luigi Giussani alla fine degli anni settanta, è integrato completamente nella politica e nelle istituzioni, il 60% delle cariche di potere lombarde sono coperte da esponenti di Cl, le più importanti nella sanità. Amministratori, quasi sempre scelti direttamente dal governatore, che si trovano a girare semplicemente gli appalti alla Compagnia delle opere, creando un circolo vizioso clientelare fatto di favoritismi, un sistema chiuso, nel quale, se non sei ciellino o loro protetto, sei escluso, e destinato a scomparire.

La regione Lombardia ha aumentato, invece di diminuire, i finanziamenti alle scuole private, tra le quali molte cielline, a scapito di quelle pubbliche, e finanzia tutti gli anni il famoso meeting di Rimini, sia direttamente, attraverso le casse della regione, sia indirettamente, attraverso controllate.

Comunione e liberazione, definita da alcuni membri della chiesa, movimento integralista, era invece ben vista da papa Wojtyla, ma sempre meno questo sembra un movimento cattolico, piuttosto assomiglia ad una lobby, presente in 60 paesi nel mondo, con sede proprio in Lombardia, un vero e proprio stato parallelo che si insinua nella politica da ogni parte, condizionando voti, appalti ed investimenti , proprio come fanno le associazioni mafiose.

Dottore mi guarisca dal farmaco

La paura delle malattie in questi ultima trent’ anni ha foraggiato le aziende farmaceutiche, le quali per premiarli, hanno mandato i dottori più zelanti a prescrivere farmaci, in vacanza in tutto il mondo, e regalato loro ogni genere di bene. Chi si ricorda la pandemia, questa parola spaventosa che richiama a mascherine guanti e tute sterili.

Mi chiedo cosa la gente stesse pensando quando il ministro della sanità gridò al pericolo della pandemia, molte persone saranno rimaste senza parole congelate dalla paura, magari cambiando strada vedendo un extracomunitario, perché si sa l’ ignoranza e’ tanta, e i furbi sull’ ignoranza ci sguazzano, pregustando i soldi che ci faranno.

In pochi giorni in Italia arrivarono 24 milioni vaccini, con un costo per popolo italiano di più di 180 milioni di euro per l acquisto, ai quali dobbiamo aggiungere poi i risarcimenti: altri 180 milioni di euro ai quali si devono aggiungere anche quelli chiesti dal CODACONS: una cifra impressionante che si aggira intorno ai 9 miliardi(risarcimento richiesto per tutti gli iscritti al servizio sanitario nazionale cioè 60.067.070 persone, risarcimento che prevede il costo del vaccino 3 euro circa più 50 euro di risarcimento simbolico a persona).

La medicina e’ importante, io stesso sono stato salvato da un medico-angelo, ma qual era la necessità di allarmare la popolazione per legittimare un operazione di questo tipo.

A questa domanda mi sono risposto da solo quando ho scoperto che il nostro amato ministro Sacconi, quello che ha affermato che gli invalidi sono un freno alla crescita economica del nostro paese, e sposato con Enrica Giorgetti, la direttrice generale di farmindustria. Probabilmente qualcuno penserà che le cose non sono collegate, ma dato che alle domande del popolo mai nessuno risponde il sospetto e’ legittimo.

Naturalmente la Novartis, produttrice del vaccino, declina ogni responsabilità perché come da accordo con il governo, questa non risponde di nessun danno arrecato ai vaccinati.

La salute e’ importantissima, la medicina indubbiamente lo è perché salva migliaia di vite tutti i giorni nel mondo, ma dove sta il confine tra la salute e l’ interesse economico?

Lo stato ci ammala per poi curarci, e così diminuirà forse l’ uso di droghe in Italia come sostiene il nostro presidente Silvio Berlusconi, cosa che e’ tutta da dimostrare, ma aumentano sempre di più i consumatori di psicofarmaci, antidepressivi, ansiolitici, farmaci per il colesterolo, e tantissimi altri tipi di farmaci.

Dove inizia il nostro diritto alla salute e dove finiscono gli interessi economici delle lobby farmaceutiche?

La vita e la salute sono un bene preziosissimo, e tutti noi ne abbiamo il diritto, e ringrazio personalmente tutti quei dottori che ogni mattina si svegliano privandosi spesso della loro vita privata per salvare vite come la mia e la nostra; ma le aziende farmaceutiche hanno davvero l interesse di volerci sani? Oppure hanno l’ interesse di volerci sempre più malati e sempre più farmaco-dipendenti premio la loro ricchezza economica e la loro quotazione in borsa.

Di Stefania Prestigiacomo? Ne abbiamo pieni i polmoni!

 

A volte si rimane allibiti di fronte a certe notizie, a volte non ci si crede nemmeno; in questo paese assurdo mosso da un governo ancora più assurdo a volte la memoria si perde, forse, proprio perché non si vuole ricordare.

Il nostro ministro per l’ ambiente Stefania Prestigiacomo , in questo, che in assoluto il peggiore dei mondi possibili, da il suo benestare alla società petrolifera irlandese Petroceltic , in cerca del nettare nero così indispensabile per la nostra vita, di trivellare a 5 miglia dalle coste, in un parco marino(quello delle isole tremiti) e poco distante da un parco naturale(il gargano). Non contenta la nostra ministra, sempre nello stesso periodo di questo primo semestre, presenta un decreto legislativo che ha come obbiettivo lo smaltimento dei rifiuti, smaltimento che consisterebbe nel bruciare questi rifiuti in una centrale Enel a carbone, situata nel comune di Civitavecchia, dove poco tempo prima aveva perso la vita un operaio. Oltre alla centrale a carbone la Prestigiacomo decreterebbe che i rifiuti vengano smaltiti anche nei cementifici, così poi da riciclarli direttamente in case, ospedali e scuole. Qualche giorno fa, all’ inizio di luglio, Miss parlamento, come veniva definita durante la sua prima legislatura, comincia un vero e proprio braccio di ferro con la sua regione, la Sicilia, per la costruzione di tre inceneritori, che costituirebbero insieme l’ ennesimo triangolo della morte italiano. Sentendo queste cose certa gente sicuramente si chiederà: come può un ministro per l ambiente avvallare simili operazioni? Questo bisognerebbe chiederlo a chi l’ ha voluta ministro, che, avrebbe dovuto conoscere l’ idea della Prestigiacomo di eco sostenibilità e di difesa dell’ ambiente. Figlia di un imprenditore chimico la Prestigiacomo non ha sicuramente avuto un passato di ambientalista, nell’ azienda del padre la Ved di Siracusa sono successe parecchie cose, oltre le bufere finanziarie e la finta bancarotta del gruppo Sarplast di proprietà della famiglia, la loro azienda ha visto feriti, morti, e nascituri con malformazioni. Negli anni novanta in pochi anni nacquero quattro bambini, figli di operai del medesimo reparto, con gravi malattie alle vie urinarie, mentre altri operai dopo dieci anni in azienda, non avendo mai fumato si ritrovano i polmoni pieni di polvere. Per il padre queste erano tutte coincidenze, così minaccia, l’ allora rappresentante della Cgil Guzzardi, con una lettera informandolo che sarebbe stato denunciato per diffamazione. Quest’ ultimo e’ il padre di uno dei bimbi affetti da queste malattie, il primo, ed e’ anche cugino di secondo grado della ministra. Il nuovo atteggiamento degli operai innesca nella dirigenza un atteggiamento di totale chiusura: ad un operaio vengono negate le ferie per stare vicino al figlio malato trasformandogliele in cassa integrazione; ad un altro operaio l’ azienda nega un prestito per operare il secondo figlio nato con le dita attaccate l’ una all’ altra(operazione che il bimbo subirà solo grazie ad una raccolta fondi tra gli operai); Non viene effettuato alcun controllo sanitario per anni né dall’ azienda né dalle asl competenti, si scoprirà poi nel 2002 che le malformazioni congenite erano dovute ad una sostanza chimica chiamata dimetil anilina che gli operai usavano da molti anni. Sono moltissime le ombre dietro a questo ministro e alla sua famiglia, che più che alla salvaguardia dell’ ambiente pare interessi la salvaguardia del proprio portafoglio; nel 1997 fallisce il gruppo del padre la Sarplast lasciando un buco di parecchi miliardi di lire, frodando i fornitori nascondendo l’ attivo in controllate estere e banche, i giudici ritengono che sia la figlia la beneficiaria ma non e’ perseguibile perché non ricopriva cariche esecutive nell’ azienda. Pare anche che il terremoto del 1990 in Sicilia le abbia anche fatto risparmiare parecchie tasse, tasse che il governo di quel tempo aveva bloccato fino al 2001(proprio come all’ aquila vero?) periodo che le diede la possibilità tra decreti e leggine di rigirare la cosa a suo favore, anche se non gli andò del tutto bene grazie all’ allora presidente della repubblica, che al contrario dell’ attuale, non firmava tutto quello che gli passava sotto la penna. Probabilmente questo non cambierà le cose, ma sono sicuro che per il prossimo governo Berlusconi la Prestigiacomo guiderà il ministero della salute.